Internet e l'aborigeno

30 luglio 2008

Non so cosa fare...

Aiutatemi a capire...


cerco davvero un aiuto, non so come comportarmi, mi cadono le braccia.
Ho un abbonamento telefonico con una compagnia italiana, l'unica presente sul mercato quando ho cominciato la mia avventura nella telefonia mobile: la XXX.
In particolare, ho un vecchio abbonamento, molto conveniente, e non l'ho mai cambiato, nonostante mi abbiano offerto mille volte di modificarlo.
La XXX ha un suo programma interno, una raccolta punti con regalo: una cosa stupida a cui ho partecipato volentieri solo perchè, tra i premi, ci sono donazioni per Save the Children.
L'altr'anno ho inviato il mio contributo, non ricordo se di trenta o sessanta euro.
Poca roba, ma almeno qualcosa.
Quest'anno volevo rinnovare la donazione, ma c'era qualcosa che non quadrava.
Nella descrizione dell'invio non era specificata la cifra, ma una frase criptica: "2.500 'punti' sono sufficienti ad assicurare l'accesso a scuola per un anno a due bambini nella Repubblica Democratica del Congo".
In generale, quando posso, non amo fare le cose senza vederci chiaro, e così chiamo il servizio clienti. Il quale, poco servizievolmente, mi dice che non è compito loro ma di chiamare un altro numero.
Chiamo questo numero, mi risponde una ragazza che, gentilmente, mi chiede come mi può aiutare.
Buongiorno X, vorrei donare le lune a Save the Children, mi può aiutare a capire in cosa consiste la donazione?
X, servizievolmente, mi legge quello che è scritto sul sito, esattamente ed identicamente e semplicemente quello che c'era sul sito.
Allora le dico che sono già stato sul sito, ma vorrei MAGGIORI informazioni.
X, oramai non più servizievole come all'inizio della telefonata (ma le pagano a numero di telefonate giornaliere le persone ai call center?), mi dice che non può aiutarmi maggiormente e che se voglio posso telefonare a Save the children.
Perfetto, non mi scoraggio anche se già mi sono stufato (ma guarda te se per regalare una cosa devo pure telefonarti e farmi spiegare cosa è); anzi, ne approfitto per farmi spiegare qualcosa di più del progetto e come posso assicurarmi che queste donazioni gli arrivino sul serio (visto che anche questa informazione è completamente assente dal sito di XXX).
La signora che mi risponde dice che non si occupa del progetto e mi rigira nuovamente (ma perchè vi piace tanto rimpallare le persone? L'avete fornito voi questo numero a XXX per avere informazioni sul progetto!).
Finalmente riesco a parlare con una persona che sembra potermi rispondere con dovizia di particolari e mi specifica che XXX fornirà loro 30 euro.
Le dico che mi sembra molto poco e che quanto è scritto sul sito di XXX, ovvero "sufficienti ad assicurare l'accesso a scuola per un anno a due bambini nella Repubblica Democratica del Congo", mi sembra fortemente lontano dalla realtà, "a meno che a voi non bastino 15 euro a bambino per un anno intero per libri e scuola".
La mia interlocutrice prima dice "ah, davvero hanno scritto così?" e io le spiego tutto, le leggo il testo, le dico che dovrebbero vigilare su una cosa simile.
A quel punto lei dice "sa, ricevo ogni giorno telefonate del genere, e molti, dopo essersi informati con noi, preferiscono non proseguire con la donazione tramite XXX".
Ed io capisco: capisco che quella frase è stata scritta appositamente, che non gli interessa modificarla a nessuna delle due parti, che sto perdendo il mio tempo.
Oramai innervosito, chiedo se possono indicarmi anche come essere sicuro che i soldi siano realmente inviati da XXX a loro.
"Vede, XXX ci invia una lista di nominativi e la somma totale erogata..."
"Scusi se la interrompo... la cifra totale? Quindi non avete un modo di verificare quanto ha inviato ognuno? Non avete modo di avvertire ogni donatore che la cifra esatta vi è stata inoltrata? Non vi è controllo?"
"In effetti no. In ogni caso, quando ci arriva la lista, noi provvediamo ad inviare una lettera personale di ringraziamento".
"Davvero? Io l'altr'anno non ho ricevuto nulla..."
"Aspetti, mi faccia controllare... bè, anche l'altr'anno la politica era di inviare lettere di ringraziamento..."
Quindi, ho scoperto che i messaggi sono mal formulati (speriamo non appositamente), i soldi sono pochi, i metodi di controllo fallaci, il buon fine della donazione difficilmente verificabile.

La domanda è: ora che devo fare? Non mi va più di donare quei soldi, ma non mi va neanche di farla passare liscia... cosa faccio? Help
Ho scritto alla AGCM, ma non è, credo, l'organo adatto...

25 luglio 2008

Saluti...


Il passato passa; ma lascia dei piccoli segni in noi.
Anche l'evento più piccolo che ci accade, ci modifica un poco e ci rimane appiccicato addosso.
Ecco che alcune persone, alcuni oggetti o luoghi o suoni che ci incrociano anche per pochi attimi vengono ad avere un'importanza enorme, per noi e dentro di noi.
Quando le cose cambiano, allora, noi siamo sempre un pò restii ad accettarlo, perché il cambiamento porta via un poco di noi.


Ieri all'Eur si è sentito un enorme boato, ed una nuvola di fumo enorme si è innalzata minacciosa.
Si è pensato al peggio, ma i bene informati sapevano: ieri è stato "giustiziato" il velodromo dell'Eur.
Costruito per le Olimpiadi di Roma del 1960 era ormai un vecchietto immobile e dimenticato.
E sicuramente (?) il nuovo centro sportivo/albergo/piscine/superpalestra sarà molto più utile e bello.
Ma per me, che ogni tanto scavalcavo con gli amici, dopo aver fatto sega a scuola, per giocare a calcetto nella sua pancia, è un pezzo di me che si dissolve in una nuvola di fumo.

Sarà colpa di Disintegration dei Cure, ma ho una nostalgia oggi, pensando al Velodromo...

18 luglio 2008

Varie ed eventuali

Innanzitutto, auguri a quell'idiota di mio nipote.

Poi, devo a tutti costi scrivere la genialità detta da mia nipote, di quattro anni ma che già è capace di incartarti a parole.

Madre - Perchè hai fatto la monella oggi?
Figlia - Mamma ho un diavoletto nella pancia che mi dice sempre di fare le cose sbagliate
Madre - Si, ma nel cuore hai anche un angioletto, tu ascolta lui
Figlia - E' vero, mamma, ma nn sai che succede: parlano sempre insieme e io nn capisco nulla!

E' un genio! A parte che mi colpisce che metta il diavolo nella pancia e non nel cuore o nella testa: da sempre la pancia è il centro dell'istinto e lei lo ha identificato subito.
E' una frase troppo bella. I bambini andrebbero studiati giorno per giorno, sarebbero da riprendere e rivedere ogni tanto per ricordarci di cosa sono capaci!

Infine, devo dire che mi mancano alcune persone, i loro pensieri, le loro assurdità intelligenti, i sorrisi pensanti, le parole grondanti di significato.
Forse è sciocco, perchè non è che siano scomparse, nè è impossibile incontrarle.
Ma è tanto che non condivido con loro pensieri, e mi spiace.

16 luglio 2008

Ritorno

Finalmente di ritorno.
Riposato, rilassato pur avendo dormito poco, arricchito di immagini e sensezioni.
Mi propongo di fare, prima o poi, un resoconto della vacanza... se solo avessi un poco più di tempo, avrei la certezza di farlo, ma per ora me lo propongo e basta.
Un bel post, con immagini e mappe, con consigli e indicazioni, foto e sensazioni di corredo.
Per ora, posso solo dire che penso di aver capito uno dei motivi per il quale mi piace Londra.
Con l'euro, con la globalizzazione, il viaggio è sempre di meno rima con cambiamento. Qui, con una moneta diversa, con la guida diversa (quante volte si rischia di essere investiti), colori odori e sapori diversi, ho l'idea del viaggio come cambiamento, cosa che andando in Spagna, Germania o Francia non ho avuto.
E poi gli odori...
Al momento in cui scrivo ho smesso di fumare da 4 anni, 5 mesi. Non sono mai stato un fumatore "vero", ho sempre fumato poco; poi, semplicemente, ho smesso. In casa, nel cassetto, ho ancora il pacchetto di Malboro Lights che avevo in tasca quel giorno.
La cosa che mi colpisce di più dell'aver smesso di fumare é il sentire mille odori in più.
Il che, d'estate in autobus può non essere una fortuna... ma qui a londra lo è: sarò esterofilo, ma l'odore di Londra mi piace...
Sa di etnico, sa di tante cose, sa di pioggia, sa di parchi e di fiori.Certo, devo ammettere che la "mia" Londra è un poco particolare, perchè ero ospitato in una casa bellissima in un posto fantastico... però quell'odore di curry e fiori e pioggia e altro mi piace
Infine, devo dire che il periodo era perfetto per il viaggio.
Il mio inglese è migliorato, il mio concetto di Londra si è invece ridimensionato: offre tanto, ma toglie davvero tantissimo.
Costosa, ingombrante, ipertassata... città difficile, e sempre più violenta.
Se proprio dovessi andare via da Roma, non sono più tanto sicuro che Londra sarà la mia meta.
E ora non vedo l'ora di rituffarmi nella "mia" Roma.