Internet e l'aborigeno

14 dicembre 2007

Vecchi fogli (2)

Ancora privo di parole, me le faccio prestare nuovamente dalla lettera dell'altra volta, che proseguiva così:
"
E l’amore, che ti fa sentire su un altro pianeta, cambia il colore delle cose, ti dà energie in continuazione; non scorderai mai quei bei momenti di silenzio che precedono e seguono i baci appassionati.
Quegli attimi a cui si arriva guardandosi negli occhi, magari sorridendo, ma poi il viso cambia, diventa serio, la bocca si socchiude, seguita dagli occhi che fanno altrettanto, e allora tutto si confonde.
In quel momento ti perdi in un odore, in un sapore, almeno all’inizio.
Con calma, senza fretta, assaporare quell’attimo e la persona che hai davanti.
Quello è il silenzio che intendevo, quello che ti prende all’improvviso, e ti spegne il cervello.
Il cervello si scioglie, diventi solo corpo, e dopo ti ricorderai solo le sensazioni, perché al bacio segue altro, e diventa importante anche il tatto, il gusto, e ti perdi ancora di più… la pelle, il calore, il freddo… e sei perso oramai, il corpo dell’altra persona fuori e dentro di te.
A quel silenzio ne segue un altro, quello fatto di carezze, di sguardi e sorrisi, dove le parole non trovano proprio posto perché sono inutili, forse addirittura “obsolete” perché oramai sai comunicare in un altro modo.
Ci hai mai pensato? Quando uno bacia chiude gli occhi proprio per questo: annulli le parole e gli occhi - il nostro modo di comunicare consueto - e ti lasci andare ad un altro tipo di comunicazione, usando il canale del corpo, delle sensazioni, del tatto, del gusto.
Non ne hai abbastanza fino a che non conosci a perfezione la pelle, il sapore, i brividi dell’altro.
Perchè se ti fermassi prima ti sembrebbe di avere interrotto un discorso a metà.
"

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Clap, clap, clap!
Senza parole!
Questo post è bellissimo!
Eba

Vera ha detto...

veramente meraviglioso... complimenti per la tua capacità di mettere in parole le sensazioni... non è da tutti!

Anonimo ha detto...

:) Ti ringrazio degli auguri e dei complimenti. Li ricambio anch'io perché questi ultimi due post sono davvero stupendi. Hai visto, ti ho anche citato!!
Il litigare sì, è servito... Infatti la scelta difficile non era lasciar perdere, ma non lasciar perdere, e sono fiduciosa. Il cambiamento che ho avvertito è stato forte.
Cmq, sicuro che se ogni tanto passi a trovarmi nel blog sarai aggiornato!
Molto bello il post sugli amici. Quelli veri come dici tu, sono le fondamenta della nostra casa. Nella casa possiamo trovare l'amore,ma quella casa non si reggerà mai senza quei sostegni. Goditeli, soprattutto ora. ;)
A presto!

Vera ha detto...

Ted.. non è che ti vogliamo far arrossire...
ma è che hai scritto delle cose che in generale sono difficili da esprimere, in più scritte da un uomo, almeno secondo me, sono ancora più rare!!
baciotti

Daikirja Javakz ha detto...

Oh mamma, ho rivissuto in un istante tutto ciò che hai raccontato... sono arrossita in ufficio qui tra i colleghi...
Mi sono sentita in imbarazzo, quasi come stessi baciando qualcuno davvero e tutti mi stessero guardando!!! Eh eh, devo ricordarmi di non leggere i tuoi post in ufficio!

Anonimo ha detto...

*_* emozionante..

Anonimo ha detto...

Cos'è questa melassa? Fuori i diabetici!

Anonimo ha detto...

Ricordi il discorso?
Strano, credevo non fosse reale! ;)
baci
eba

Anonimo ha detto...

Quindi... abbiamo sognato un discorso che, di conseguenza ERA irreale!
interessante concidenza! ;)
Eba

Ylenia ha detto...

Buone feste anche a te