Internet e l'aborigeno

19 maggio 2008

Riflessione


Da piccolo a volte ho sperato di sentirmi triste e male pur di sentirmi vivo.
Che sciocchezza.
Invece di vivere, volevo che qualcosa mi facesse sentire vivo.
Qualsiasi cosa, anche brutta.
Una vita istillata. Così abituato, da film e pubblicità, a pensare che i sentimenti debbano essere condensati e densi ogni secondo della nostra vita, da non riconoscere tutte le cose che mi circondavano.
Gocce di vita, come se solo gli eventi grandi fossero davvero degni di nota ed il resto fosse solo "volume".
Perché "quotidianità" è diventata sinonimo di "noia"?
Quello che ho è ciò che ho costruito, la somma delle mie scelte, delle mie azioni, delle mie relazioni.
E mi piace dannatamente coccolarmi le cose e le persone che mi circondano.
Anche se, ovviamente, a modo mio, un poco orso.
Certo, io voglio di più.
Ma quello che ho non è più un mondo da cancellare, ma la base da cui partire.
Questo significa che sono invecchiato? Non lo so, ma sicuramente non penso più, come da pischello, di voler morire prima dei quaranta anni.
Non per paura, ma perché ho troppe cose ancora da imparare, da fare.
Felice è chi muore potendo dire "ho vissuto, ho fatto quello per cui sono nato".


Giovedi sera cena con i miei vecchi colleghi.
E' bello vedere che l'intesa non si è persa, è bello vedere che ci si ritrova ancora
E', invece, più preoccupante vedere che certe situazioni non cambino mai e che certe persone siano ancora "capoccione", anzi, addirittura involute.
In ogni caso, Antica Birreria Peroni ci ritroveremo... ah, se ci ritroveremo!
ps: buoni i wustel bianchi! Ma come diamine si chiamavano??
E i cerveland con i fagioli all'ucelletto mi ritroveranno presto al loro cospetto.

5 commenti:

Unknown ha detto...

Knacher, carissimo, i wurstel bianchi si chiamavano Knacher :)

E' bello trovare un posticino nei tuoi post, ogni tanto. Grazie!!!

Ma non è chiaro il riferimento al "Capoccione"... spero ci spiegherai!
E non facciamo passare un altro anno prima di organizzare di nuovo.

Ciaooooooooooooo!!!!!

Anonimo ha detto...

pensa che io non ci sono mai stato...dovrò rimediare

Anonimo ha detto...

sai ted, ho pensato parecchio sulla domanda della quotidianità. E devo dire la verità, quello che mi pesa è la sua routine, il suo andamento veloce che non mi fa assaggiare la vita come vorrei..forse la colpa di questa "noia" è anche mia...

a presto per la birraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa^_^

Anonimo ha detto...

Quel Kilometer ha un fare minaccioso... e la maionnaise sulla sua punta nn lascia scampo! meglio la birra...
tanti baci

Anonimo ha detto...

Beh se organizzi qualcosa fammelo sapere, ti farò vedere con quanta classe si può mangiare quel coso lì! Ne uscirò vincitrice! Niente filmini xò!