Internet e l'aborigeno

19 ottobre 2007

A volte, anche nel traffico...



Non sto per parlare di qualche film porno, quindi pregasi maliziosi evitare facili battute.
:-)
Parlerò di uccelli, ma quelli veri, quelli che volano!


Ieri, per mia immensa sfortuna, mi son dovuto spostare dall'Eur a Ponte Milvio, alle sei del pomeriggio! (no, dico, alle sei del pomeriggio, solo chi abita a Roma sa cosa intendo dire con quelle tre parole, in che abisso di difficoltà mi sono gettato con la mia macchina).


Mentre camminavo verso la mia meta (e ho usato la parola "camminavo" appositamente, visto che andavamo a passo d'uomo), ascoltavo la radio che dava bollettini sempre più drammatici della situazione:
  • raccordo bloccato per un incidente
  • inaugurazione della festa del cinema (no, la festa del cinema no, devo passare per i parioli!! :-( )
  • raccordo chiuso per un incidente
  • sciopero dei taxi
  • raccordo imploso per colpa di un incidente

Stavo per impazzire! Qualsiasi tipo di parolaccia mi passava per la mente, battevo i pugni sul volante e sospiravo "perchè, Perchè, PERCHE'".
Intanto, su radio rock, gente disperata si dava appuntamenti nei bar per aspettare insieme che il traffico si sbloccasse (bar?? e come ce volete arrivare al bar?? NON SI CAMMINA) ed è partito il sondaggio "ti piacerebbe lasciare la città e andare a vivere in campagna?"
Poi, tra Castro Pretorio e la Nomentana, ho alzato gli occhi e...

E ho visto quello spettacolo che ogni anno mi incuriosisce e mi attira: gli Uccelli che, in questo periodo, si muovono a frotte e si danno appuntamento per organizzare il viaggio delle loro vacanze.
Sopra Castro Pretorio, una gru era completamente ricamate di uccelli, ordinati, in fila, che risaltavano con il loro nero sul giallo della gru. Su di un cavo elettrico ve ne erano altrettante migliaia, è mi hanno ricordato il corto animato della Pixar "Pennuti Spennati" (vero, Vera?).

Sul parco della Nomentana (Lanciani o Glori?? non ricordo mai) nel cielo si raggrumavano e rarefacevano macchie nere, forme in movimento.

Era bello, ed in quel momento ho smesso di insultare il traffico e l'ho apprezzato per avermi permesso di distrarmi così, a naso in su (d'altronde la testa è tonda per permettere alle idee di cambiare direzione...).

Come è che diceva Battiato? Ah, già:

Volano gli uccelli volano nello spazio tra le nuvole
con le regole assegnatea questa parte di universo
al nostro sistema solare.

Aprono le ali
scendono in picchiata atterrano
meglio di aeroplani
cambiano le prospettive al mondo
voli imprevedibili ed ascese velocissime
traiettorie impercettibili
codici di geometria esistenziale.

Migrano gli uccelli emigrano
con il cambio di stagione
giochi di aperture alari
che nascondono i segreti
di questo sistema solare.

13 commenti:

Fabio J. Flowerside ha detto...

Quegli uccelli sono tordi.

E come potrebbe essere altrimenti visto che hanno scelto di vivere a Roma? :)

C'è da dire che sono molto fotogenici, datosi che l'anno scorso un fotografo romano ha vinto un premio internazionale con un'immagine, scattata con una compatta digitale all'uscita della metro di Termini, di un falco che insegue uno stormo di tordi, per l'appunto.

Vabbè, cià.

F

PS: NO, battiato PROPRIO NO! :)

TED74 ha detto...

fotogenici, si
gli uccelli/modelli...

ps: lo vedi che sei polemico per forza??? mò manco battiato??????
:-)

Fabio J. Flowerside ha detto...

Ted, ke kzz dc?

Se t piacciono gli ukkelli, probbblemi tuoi! :)

E kmnq, battiato farebbe bene a kiudersi in 1 eremo in Anatolia e rompere i kokombri a quei poveri mistici sufi ke lui si pregia di imitare.

Ah, dimenticavo: Sgalambro dovrebbe seguirlo a ruota, 'takki sua!

:)

F

Anonimo ha detto...

" Sovente, per diletto, i marinai catturano degli albatri, grandi uccelli marini che seguono, indolenti compagni di viaggio, il bastimento scivolante sopra gli abissi amari.
Appena li hanno deposti sulle tavole, questi re dell'azzurro, goffi e vergognosi, miseramente trascinano ai loro fianchi le grandi, candide ali, quasi fossero remi.
Com'è intrigato, incapace, questo viaggiatore alato! Lui, poco addietro così bello, com'è brutto e ridicolo. Qualcuno irrita il suo becco con una pipa mentre un altro, zoppicando, mima l'infermo che prima volava.
E il Poeta, che è avvezzo alle tempeste e ride dell'arciere, assomiglia in tutto al principe delle nubi: esiliato in terra, fra gli scherni, non può per le sue ali di gigante avanzare di un passo."
Charles Baudelaire
(Les Fleurs du mal - SPLEEN ET IDÉAL)

EBA
PS: In francese rende decisamente meglio... ma qua pare che parlano tutti inglese... saremmo in pochi a capirla!!

TED74 ha detto...

Adoro l'albatro di baudelaire
e meglio che tu l'abbia scritta in italiano, perchè sono tra quelli che, al massimo, può capire l'inglese
:-)
Grazie

Anonimo ha detto...

è che mi sembrava che in questo post ci stesse bene!! :)

il film... dovresti guardarlo una sola volta tutto intero... è bellissimo! ;)

EBA

TED74 ha detto...

lo farò, lo farò...

Anonimo ha detto...

Grazie di averla scritta!
è bellissima!

Io ho studiato solo francese (di inglese non capisco assolutamente nulla!), il bello di questa lingua è che è estremamente dolce e permette delle assonanze che riescono a rendere perfettamente l'idea di quel che l'autore voleva esprimere!

EBA

Ylenia ha detto...

Già mi sta simpatico il tuo amico Fabio.
:)

Vera ha detto...

ma che bel post!!! e mi citi pure! che onore....
comunque ti capisco perfettamente, prima andando a lavoro la mattina passavo vicino a dei prati in cui vedevo sempre un magnifico airone bianco e allora non mi importava più del traffico ed ero solo felice... anche se solo per 30 secondi
bacioni
Vera

Vera ha detto...

noooooo! questo non me lo dovevi fare!!!
sei stato in Messico??!!e in più nella foresta!!! ti odio... con educazione ed affetto... ma ti odio... sappilo!

comunque l'airone spero non l'abbiano abbattutto... è che ho cambiato casa e di lì non ci passo più...

Vera ha detto...

uuaaaaah!!!! uuaaahhh!!
(era un pianto disperato se non si fosse capito)

no vabè, ti perdono perchè anche tu mi sei simpatico...
se la sorte non mi è nuovamente avversa spero di andarci il prossimo anno. sai com'è, l'anno scorso avevo il biglietto già in mano quando ho scoperto che non potevo più andarci...!

Anonimo ha detto...

povero teddddddd

è certo che te capisco....
ponte milvio dici???
praticamente a casa mia quindi...

in fatto di uccelli non mi esprimo..va... ;)

e compra carver..secondo me ti piacerebbe..

baci ted..