Internet e l'aborigeno

27 agosto 2007

Buoni propositi (?)

La vita ci chiede solo di esser vissuta. Eppure questo sembra esser la cosa più difficile da realizzare.
Passiamo tanto tempo a fissare le cose, ad inchiodarle, a cementarle... a irrigidirle. Ci dà sicurezza, ci fa sentire forti.
Ma la vita è fluida, trova sempre il modo di entrare, e più ci siamo irrigiditi, più danni farà nel momento in cui entrarà.
Io non so ancora come reagire: se rinforzare le barricate oppure lasciarmi andare nei flutti.
E' probabile, come sempre, che la risposta corretta sia nel mezzo: lasciarmi andare ai flutti stringendo forte il timone; subirò tempeste e bonacce, ma potrò dire di aver davvero navigato; mi pentirò di aver scelto delle rotte, ma apprezzerò i posti nuovi che mi porterà a vedere; non mi lascerò andare al rimorso per le scelte prese, troppo perso nella scelta delle nuove vie; lascerò scorrere il sangue e crescere l'adrenalina e non rimarrò fermo solo in un porto sicuro.
Non voglio più timore... spero solo di non perdermi.

PS: è un buon proposito per l'anno a venire. Sono rimasto ai tempi della scuola, per me è Settembre l'inizio dell'anno
:-)

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,

Ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,

Chi non cambia la marea,

Chi non rischia e chi non cambia colore dei vestiti,

Chi non parla a chi non conosce.

Lentamente muore chi evita una passione,

Chi preferisce nero su bianco e i puntini sulle "i"

Piuttosto che una serie d'emozioni,

Proprio quelle che fanno brillare gli occhi,

Quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,

Quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,

Chi è infelice sul lavoro,

Chi non rischia la certezza per l'incertezza,

Per inseguire un sogno,

Chi non si permette almeno una volta nella vita

Di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,

Chi non legge e chi non ascolta musica,

Chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,

Chi non si lascia aiutare.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

Chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,

Chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,

Ricordandoci sempre che essere vivo

Richiede uno sforzo di gran lunga maggiore

Del semplice fatto di respirare.

( PABLO NERUDA )

9 commenti:

Ylenia ha detto...

Ma come sei attento,hai notato subito il cambiamento del look del mio blog!
:)
Ora punto al minimal..
E' bellissimo perdersi,spesso pericoloso ma le occasioni vanno prese al volo e bisogna rischiare..anche perchè stare poi col rimpianto di non aver "osato" non è bello.
E Pablo aveva dannatamente ragione.
Anche se penso che se si ha questa voglia di andare "oltre" è perchè c'è qualcosa che non va dietro.

TED74 ha detto...

Andare oltre può semplicemente essere il desiderio di non avere i paraocchi e di ampliare i propri orizzonti... non è detto che sia per forza una fuga da quello che si ha dietro

Ylenia ha detto...

Mai parlato di fuga.
Parlo di coraggio di buttarsi e provare..e poi,in caso,cambiare.

TED74 ha detto...

Oppure di conoscere una cosa nuova che arricchisca quello che già c'è

non è detto che sia il cambiamento il fine dell'esperienza

chi cambia la marea non è detto che cambi rotta

l'importante è non chiudersi, non paralizzarsi, non credere che chiudendo i confini, scansando i "pericoli" si trovi una vita perfetta.

Mi viene in mente un film, The Village...

Ylenia ha detto...

Tu travisi le mie parole carissimo amico!
:)

TED74 ha detto...

Ha ragione, potrebbe essere che traviso
:-)

Daikirja Javakz ha detto...

"Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine"

Ecco di tutta la poesia, questa riga, la prima riga è ciò che quotidianamente più mi spaventa... ogni giorno, anche se in piccole cose, cose invisibili agli occhi di chi mi è accanto, mi distinguo da ieri.
Portare avanti il desiderio di imparare, crescere ogni giorno senza paraocchi è sicuramente piu' stancante "del semplice fatto di respirare", ma ci rende Indovidui meravigliosi. Per concludere, voglio citare un testo di una canzone:

"e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere
è potere rinunciare alla perfezione"

TED74 ha detto...

Bella
che canzone è?

Daikirja Javakz ha detto...

"Costruire" di Niccolò Fabi, cantante che tra l'altro ho scoperto quest'anno!