La Corsica
E così, la settimana è passata piacevolmente e tranquillamente, tra sole, mare, cibo, birra e chiacchiere.
Ma cosa consiglierei di questo viaggio alle altre persone?
Innanzitutto, comincio con il dire alcune cose.
Prima di tutto, Ile Rousse è molto carina e curata, ma nello stesso tempo non è una città snob come può essere S. Florent nè confusionaria come Porto Vecchio.
I locali chiudono a mezzanotte, mezzanotte e mezza al massimo. Le persone non escono di casa vestite come se dovessero andare a sfilate di moda. Ci sono molte famiglie e, soprattutto, ci sono molti bambini. Io non so se in Francia hanno politiche della famiglia più valide rispetto a noi, oppure se Ile Rousse è meta di famiglie benestanti, so solo che lì ogni nucleo aveva con sè almeno due bambini!
Detto tutto questo, sconsiglio questo posto a chi cerca balli sfrenati o feste sulla spiaggia, lo sconsiglio anche ai modaioli, mentre è perfetto per chi cerca posti più tranquilli che non si fanno mancare nulla (locali, ristoranti, servizi).
Importante è, poi, l'accoglienza riservata ai cani. Qui sono davvero i migliori amici dell'uomo, godono di molti "diritti": possono entrare nelle spiagge senza limitazioni di sorta; nelle case e nei campeggi sono accettati; spesso, fuori dai locali, si trovano dei TouTou Bar, con le ciotole per l'acqua, oppure nei ristoranti vi portano subito una ciotola per il cane e poi vi chiedono cosa volete da mangiare. Un vero paradiso per i cinofili.
Consiglio molto la Corsica a chi ha un cane e vuole andare in vacanza, la sconsiglio, ovviamente, a chi ne ha fobia.
Ulteriore consiglio, la Corsica Ferries obbliga il proprietario a far viaggiare il cane in celle separate dalle persone, mentre la Moby, che parte da Livorno, lascia tranquillamente la libertà di portarlo con sè. Prima di partire, però, il cane va vaccinato per filaria e rabbia.
Per quanto riguarda il mangiare, i ristoranti di Ile Rousse sono curati, spesso molto carini (come quelli sulla spiaggia, davvero "pittoreschi"). Ma, generalmente, sono molto costosi e la qualità del cibo non è incredibile. Conviene spostarsi sulle colline intorno, magari unendo la cena ad una passeggiata sulla Balagne, la via degli artisti, sulle colline che sovrastano la costa tra Ile Rousse e Calvi.
In particolare, mi sento di consigliare "I Scalini", a S. Antonino (ci sono delle foto del posto nello slider).
Un ristorante costruito all'interno di una casa di 3 piani, sovrastata da una terrazza con vista a 360 gradi, arredata con gusto arabeggiante, drappi colorati, cuscini colorati, tende colorate. Ci si possono mangiare buonissime insalate e altri piatti sfiziosi, ed il prezzo è contenuto. Due soli problemi: il primo, che chiudono la cucina un pò presto, conviene prenotare e non presentarsi mai tardi; il secondo, che il posto più bello è la terrazza con la vista a 360 gradi, ma nelle giornate ventose (e in Corsica il vento forte non è una rarità, spazzata come è da tramontana, maestrale o libeccio, a rotazione) viene chiusa.
S. Antonino è molto carina, con una vista splendida su tutta una vallata che scende sino al mare e, intorno, le brulle colline corse che creano un paesaggio da far west: dopo il pasto una passeggiata è d'obbligo.
Per uno spuntino, invece, mi sento di consigliare "A Casa Corsa", che è nella piazza centrale di Ile Rousse: ci si preparano taglieri di formaggi e salumi, oltre a insalatone. Consiglio di farci un aperitivo-cena, e di bagnare tutto con della buona birra Pietra alla spina (vedere sotto).
Parlando di cucina più in generale, non credo che il pesce possa essere considerato il loro piatto forte. La carne e gli insaccati, invece, soprattutto di cinghiale, li consiglio vivamente.
I formaggi sono assolutamente da provare, soprattutto a fine pasto e accompagnati da confettura di fichi, davvero un dessert "da paura".
La verdura è molto buona.
Le birre locali, poi, sono da provare. La Pietra ci ha colpito molto: scura, aromatizzata alla castagna, a bassa fermentazione: grandiosa! In bottiglia, però, non rende come alla spina, deve esser provata assolutamente alla spina. La Serena e la Colomba, invece, son buone, da provare, ma non mi hanno colpito particolarmente (ed è difficile trovarle alla spina).
Anche il vino locale non è male, soprattutto il rosè (so che questo farà storcere il naso a molti intenditori).
Infine, un consiglio per chi ama il jazz. A Ile Rousse, esiste un locale che in Agosto, praticamente una sera si ed una no, ospita un complesso di jazz/swing davvero bravo. Soprattutto, il 14 Agosto sera, ogni anno, questo locale di via Graziani, di cui - purtroppo - non ricordo il nome, è pieno zeppo di gente che corre ad ascoltarli (consiglio, sempre, di prenotare).
Per la lingua, infine, non vi preoccupate: il Corso sembra italiano con la U in ogni dove, ci si capisce sempre :-) (da vedere, ad esempio, questa descrizione di S. Florent e la pagina wikipedia corsa associata, grandiosa!)
PS: Ho aggiunto le altre foto nello slider in alto, passateci sopra con il mouse per vedere la caption
Ma cosa consiglierei di questo viaggio alle altre persone?
Innanzitutto, comincio con il dire alcune cose.
Prima di tutto, Ile Rousse è molto carina e curata, ma nello stesso tempo non è una città snob come può essere S. Florent nè confusionaria come Porto Vecchio.
I locali chiudono a mezzanotte, mezzanotte e mezza al massimo. Le persone non escono di casa vestite come se dovessero andare a sfilate di moda. Ci sono molte famiglie e, soprattutto, ci sono molti bambini. Io non so se in Francia hanno politiche della famiglia più valide rispetto a noi, oppure se Ile Rousse è meta di famiglie benestanti, so solo che lì ogni nucleo aveva con sè almeno due bambini!
Detto tutto questo, sconsiglio questo posto a chi cerca balli sfrenati o feste sulla spiaggia, lo sconsiglio anche ai modaioli, mentre è perfetto per chi cerca posti più tranquilli che non si fanno mancare nulla (locali, ristoranti, servizi).
Importante è, poi, l'accoglienza riservata ai cani. Qui sono davvero i migliori amici dell'uomo, godono di molti "diritti": possono entrare nelle spiagge senza limitazioni di sorta; nelle case e nei campeggi sono accettati; spesso, fuori dai locali, si trovano dei TouTou Bar, con le ciotole per l'acqua, oppure nei ristoranti vi portano subito una ciotola per il cane e poi vi chiedono cosa volete da mangiare. Un vero paradiso per i cinofili.
Consiglio molto la Corsica a chi ha un cane e vuole andare in vacanza, la sconsiglio, ovviamente, a chi ne ha fobia.
Ulteriore consiglio, la Corsica Ferries obbliga il proprietario a far viaggiare il cane in celle separate dalle persone, mentre la Moby, che parte da Livorno, lascia tranquillamente la libertà di portarlo con sè. Prima di partire, però, il cane va vaccinato per filaria e rabbia.
Per quanto riguarda il mangiare, i ristoranti di Ile Rousse sono curati, spesso molto carini (come quelli sulla spiaggia, davvero "pittoreschi"). Ma, generalmente, sono molto costosi e la qualità del cibo non è incredibile. Conviene spostarsi sulle colline intorno, magari unendo la cena ad una passeggiata sulla Balagne, la via degli artisti, sulle colline che sovrastano la costa tra Ile Rousse e Calvi.
In particolare, mi sento di consigliare "I Scalini", a S. Antonino (ci sono delle foto del posto nello slider).
Un ristorante costruito all'interno di una casa di 3 piani, sovrastata da una terrazza con vista a 360 gradi, arredata con gusto arabeggiante, drappi colorati, cuscini colorati, tende colorate. Ci si possono mangiare buonissime insalate e altri piatti sfiziosi, ed il prezzo è contenuto. Due soli problemi: il primo, che chiudono la cucina un pò presto, conviene prenotare e non presentarsi mai tardi; il secondo, che il posto più bello è la terrazza con la vista a 360 gradi, ma nelle giornate ventose (e in Corsica il vento forte non è una rarità, spazzata come è da tramontana, maestrale o libeccio, a rotazione) viene chiusa.
S. Antonino è molto carina, con una vista splendida su tutta una vallata che scende sino al mare e, intorno, le brulle colline corse che creano un paesaggio da far west: dopo il pasto una passeggiata è d'obbligo.
Per uno spuntino, invece, mi sento di consigliare "A Casa Corsa", che è nella piazza centrale di Ile Rousse: ci si preparano taglieri di formaggi e salumi, oltre a insalatone. Consiglio di farci un aperitivo-cena, e di bagnare tutto con della buona birra Pietra alla spina (vedere sotto).
Parlando di cucina più in generale, non credo che il pesce possa essere considerato il loro piatto forte. La carne e gli insaccati, invece, soprattutto di cinghiale, li consiglio vivamente.
I formaggi sono assolutamente da provare, soprattutto a fine pasto e accompagnati da confettura di fichi, davvero un dessert "da paura".
La verdura è molto buona.
Le birre locali, poi, sono da provare. La Pietra ci ha colpito molto: scura, aromatizzata alla castagna, a bassa fermentazione: grandiosa! In bottiglia, però, non rende come alla spina, deve esser provata assolutamente alla spina. La Serena e la Colomba, invece, son buone, da provare, ma non mi hanno colpito particolarmente (ed è difficile trovarle alla spina).
Anche il vino locale non è male, soprattutto il rosè (so che questo farà storcere il naso a molti intenditori).
Infine, un consiglio per chi ama il jazz. A Ile Rousse, esiste un locale che in Agosto, praticamente una sera si ed una no, ospita un complesso di jazz/swing davvero bravo. Soprattutto, il 14 Agosto sera, ogni anno, questo locale di via Graziani, di cui - purtroppo - non ricordo il nome, è pieno zeppo di gente che corre ad ascoltarli (consiglio, sempre, di prenotare).
Per la lingua, infine, non vi preoccupate: il Corso sembra italiano con la U in ogni dove, ci si capisce sempre :-) (da vedere, ad esempio, questa descrizione di S. Florent e la pagina wikipedia corsa associata, grandiosa!)
PS: Ho aggiunto le altre foto nello slider in alto, passateci sopra con il mouse per vedere la caption
3 commenti:
Che bella questa slide!
Eh si
spazio illimitato, accesso gratuito, un sacco di effetti
Grandiosa
Fico lo slideshow.
Belle le foto della Corsica, non ci vado da dieci anni e mi ero dimenticato i bei paesaggi e il mare. Non ricordo nulla del cibo, all'epoca nei miei viaggi la componente eno-gastronomica non era così importante.
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