Internet e l'aborigeno

25 luglio 2007

Berlino: il ritorno

Ebbene si, sono tornato.

E devo dire che mi girano parecchio le palle.


Per quattro giorni sono stato al fresco, in una città ordinata che non conosce il traffico, la ressa, le spinte, le urla, i palazzi tutti attaccati uno all'altro, la mancanza di prati e parchi, la mancanza dell'uso della bicicletta, la mancanza della raccolta differenziata.

Ieri sono rientrato in Italia e:

  • l'aereo ha fatto 1 ora e trenta di ritardo
  • fa caldo
  • c'è ancora traffico nonostante sia Luglio inoltrato (oggi ho visto sul raccordo andando a lavoro la quantità di macchine che ho visto in 4 giorni a Berlino)
  • i mezzi non passano mai regolarmente
Insomma, non voglio fare l'esterofilo per forza, ma Berlino, per un romano, è un posto strano.
Sicuramente ci sono meno persone, anzi, molto meno persone rispetto alla nostra città.
Ma sembra di stare in un altro universo. La città ha tutto, offre tutto, e ti chiede così poco in cambio che ti senti quasi in colpa. Gli affitti sono bassissimi e questo è dovuto anche al fatto che vi sono tantissime case ancora a disposizione.
Di spazio ne hanno molto a disposizione, eppure non lo stanno occupando tutto, anzi esistono enormi parchi all'interno della città ed i palazzi sono mediamente bassi.
I prezzi sono assolutamente accettabili.

Ci sarebbero miliardi di cose da raccontare e non lo farò sicuramente in un post solo.
Anzi, credo che li dividerò ordinatamente, da buon aspirante Berlinese.
Metterò anche delle foto, anche se la mia macchinetta mi ha giocato brutti scherzi e non mi ha servito a dovere.

I primi post saranno dedicati a ciò che abbiamo fatto. Io e la mia ragazza amiamo fare giri senza lo stress di una guida, anche se la Lonely Planet ci ha aiutati nello scegliere cosa vedere.
Il nostro metodo di visita è detto "a cazzo": dove ci va giriamo, e spesso non riusciamo a vedere tutte le cose che un turista dovrebbe vedere, ma almeno scopriamo i veri autoctoni, i loro modi di vivere e passeggiare e acquistare. Non andiamo quasi mai per musei, quello che ci attira sono le persone e i loro posti... fondamentalmente, quindi, siamo degli impiccioni :-)
Soprattutto, ci piace andare a mangiare ciò che troviamo. Non abbiamo palati fini, nè pretendiamo di trovare il maccherone o la pizza che ci aspetta.
Berlino, da questo punto di vista, è stata una scoperta, con i mille sapori così diversi dalla nostra cucina. Il curry ed il cumino la fanno da padroni, ma anche cucina giapponese e super wurstel ci attendevano in ogni angolo. E birra, tanta birra.

Concluderò poi con le impressioni che mi sono rimaste appiccicate addosso come la camicia in questi giorni di caldo.
Parlerò dei trasporti, della gente e del senso di sicurezza che si respira, della libertà - negata nel passato e così difesa ora -, del cibo, del tempo e dello spazio (meteorologico e fisico, ma anche come stile di vita), della storia e dell'architettura che ho potuto assaporare.

Nel frattempo, lì a Berlino, nei grandi magazzini dell'ovest (KaDeWe), ho comprato l'ultima uscita del maghetto occhialuto (Harry Potter), e qui e là, a tradimento, scriverò qualcosa del libro.
Ad esempio, nel primo capitolo muore già la Umbridge...
scherzavo! :-)
muore solo Malfoy!
...
scherzavo di nuovo!
o no??
;-)

5 commenti:

Fabio J. Flowerside ha detto...

Forse ti farà piacere (LOL!) leggere questo interessante articolo su una delle attrattive Berlinesi che riscuote maggior successo tra i maschi italici...

Decisamente un articolo che va letto e ri-letto :)

Ad malora!

TED74 ha detto...

Interessante...

da tenere in considerazione per la prossima visita a Berlino
:-)
ovviamente solo per la sauna...

Renzo ha detto...

Questi tuoi "simpatici" commenti su film e libri che vedi o leggi in anteprima danno terribilmente sui nervi :)

La cittá é molto bella, condivido la tua opinione. Da non sottovalutare peró che l'idea che ci si fa in vacanza é condizionata dalla spensieratezza del momento. La cittá andrebbe vissuta uno o due anni, allora si che ci si fa un'idea obiettiva.

Tschuss
R.

TED74 ha detto...

Ovviamente, Renzo, sono d'accordo con te.
Ma il senso di spazio, di ordine, di sicurezza che ti trasmette, non credo che possa modificarsi stando in vacanza o abitando lì.

Certo, la loro è una situazione particolare: si sono trovati, in tempi moderni, degli spazi enormi da rivalutare. Però hanno investito chiamando i migliori architetti del mondo e hanno rispettato i tanti parchi presenti in città. E' notevole...

Anonimo ha detto...

stampato... che non ho tempo di leggere...