Internet e l'aborigeno

02 luglio 2007

Il disco definitivo - Selling England by the pound

Eh si, ognuno credo che abbia il suo "disco definitivo", un disco del quale pensa che non ce ne potrà mai essere un'altro uguale, che non può subire i danni del tempo nè l'onta della dimenticanza.

Un disco che gli fa provare tutti i sentimenti: gli fa avere un sorriso come quello che ho messo qui accanto; basta girarlo per avere una smorfia di tristezza; basta una mano per cancellare tutto; basta un dito per disegnare qualche nuovo sentimento o basta il caldo per far sparire tutto.

Ecco, Selling England by the pound è questo per me: un insieme di emozioni che mi porto dietro da anni, e che si ripetono ogni volta che lo sento. Ed ha anche un anno più di me! (è del 1973)

Ci sono pochi altri dischi che si avvicinano a darmi la stessa vasta gamma di sensazioni: sicuramente Disintegration dei Cure, The dark side of the moon dei Pink Floyd, la colonna sonora di Amelie, The visit di Loreena McKennith.
Questi ultimi, però, sono dischi che mi ammaliano, appena sento una nota non posso che fermarmi e perdermi nei miei pensieri e ricordi, portato dalle note.

Selling England by the pound, invece, è qualcosa di più.
E' un'opera d'arte sonora. Una storia raccontata con passione.
E' una poesia continua fatta di note, di strumenti che si rincorrono e si richiamano. Ci sono tutti gli strumenti, senti magari solo tre note di uno strumento in una canzone di 8 minuti, però ti rendi conto che senza quelle tre note non sarebbe la stessa cosa.

After the Ordeal, ad esempio, un pezzo strumentale di una dolcezza infinita, dove un flauto prende coraggio piano piano, prima con discrezione, poi con decisione fino a portarti alla fine del pezzo: bè, quel pezzo di flauto oramai fa parte di me, e ogni volta che lo sento mi vengono i lucciconi, e pensare ad una versione della canzone senza quel flauto mi fa rabbrividire.

Oppure i temi di una disgregazione dei valori galoppante, in cui l'apparire sta diventando più importante dell'essere.

E poi quell'aria "antica" che ci si respira, quasi medievale.

Nella versione italiana del vinile, poi, vi era qualcosa di unico, che non ho più visto ripetuto da nessuna parte e che invece avrebbe dovuto fare scuola (sai quanti dischi in più si venderebbero, senza rompere troppo per la musica scaricata? Se i dischi fossero tutti così chi se li perderebbe?): conteneva le traduzioni dei testi di Armando Gallo (qualcuno che qualcosina dei Genesis doveva saperla...).

Le traduzioni e le spiegazioni nei passi più ostici, visto che i testi avevano mille riferimenti.
Se non mi sbaglio (ma credo di non sbagliarmi) nessun'altra versione di Selling England by the pound presenta una simile particolarità, rendendo la versione italiana una rarità.

Purtroppo io non ho non ho questo cimelio pur avendo ancora molti vinili.
Ma ho avuto la fortuna di vederlo, da piccolo, di sentirlo e di rimanerne completamente ammaliato.
E mi ricordo quante volte ho letto quei testi, quante volte ho letto quelle traduzioni.
Avevo 10 anni, non sapevo l'inglese, eppure ancora ora ricordo i testi e le note a pedice nella traduzione italiana!

Però mi copiai, a mano su carta, le traduzioni (e ora le ho portate su supporto digitale).
Ecco quindi un regalo, la traduzione di Dancing With The Moonlight Knight, con le note di cui parlavo prima.



Danzando con il cavaliere illuminato dalla luna
(Dancing With The Moonlight Knight)

“Mi puoi dire dov’è il mio paese?”
disse l’unifaun (1) alla persona amata.
“E’ con me!” gridò la Queen of Maybe (2)
- per le sue mercanzie, egli barattò il suo amore.

“Ultima edizione!” strillò una voce tra la folla.
“un vecchio muore!” La nota che ha lasciato era firmata “Vecchio Padre Tamigi”
- Sembra che sia annegato;
vendendo l’Inghilterra alla libbra.

Cittadini di Speranza e Gloria (3),
Il tempo passa – è “ Il momento migliore della vostra vita”.
Piano ora, sedetevi.
Masticando attraverso i vostri sogni di Wimpey (4)
Mangiano senza il minimo rumore;
digerendo l’Inghilterra alla libbra.

Il giovane dice “ti distingui da quello che mangi” – mangia bene.
Il vecchio dice “ti distingui per quello che indossi” – vestiti bene.
Tu sai cosa sei, non ti interessa;
facendoti scoppiare la cintura che è la tua falsità fatta in casa.

Il Capitano conduce la danza per l’intera notte
- unitevi alla danza…
Venite! Finché il Grail (5) tramonterà nella muffa.
Seguite! Finché l’oro sarà freddo.
Danzando con il cavaliere illuminato dalla luna,
Cavalieri degli Scudi Verdi (6) battono il passo e gridano

C’è una vecchia grassona fuori da saloon;
giocando con carte di credito indovina la Fortuna (7).
Il banco è sbagliato fin dall’inizio;
tutte le mani vanno per conto proprio.

Il Capitano conduce la danza per l’intera notte
- unitevi alla danza…
Seguite! Andiamo per una discussione da Tavola Rotonda.
Voi siete lo spettacolo!
Iniziamo con: Tu fai il cavallo a dondolo,
io faccio il pazzo.
Prenderemo in giro il toro
scampanellando dappertutto, ovunque (8).

Venite! Con un colpo di giro del mondo andiamo.
Seguite! Finché l’oro sarà freddo.
Danzando con il cavaliere illuminato dalla luna,
Cavalieri degli Scudi Verdi battono il passo e gridano.


NOTE:
1 - Unifaun: gioco di parole che sta a rappresentare la vecchia Inghilterra storica. Da Uniform = uniforme militare, unicorn = unicorno, faun = cerbiatto o anche fauna in generale.
2 - Queen of maybe: da Queen of May = Regina di maggio che nell’antica inghilterra rappresentava l’inizio della buona stagione e l’augurio di un buon raccolto. Qui è la regina di Maybe = forse.
Oggi la regina di maggio in Inghilterra è usata solo per reclamizzare prodotti, e questa “Regina del Forse” rappresenta l’Inghilterra moderna.
3 - Cittadini di speranza e gloria è il popolo inglese. Dall’inno Land of hope and glory.
4 - Wimpey: doppio significato tra wimpey = famosa società edilizia inglese e wimpy = famosi ristoranti d’hamburger. La pronuncia è la stessa.
5 - Grail: è il calice di Gesù Cristo nell’ultima cena che secondo la leggenda venne portato in Inghilterra alla corte di Re Artù. Rappresenta lo splendore del periodo.
6 - Anche in questa frase viene usato un doppio significato. Oggi in Inghilterra i Green Shield stamps sono bollini-punti premio equivalenti ai nostri punti Star o Mira Lanza.
7 - L’indovina d’oggi non usa più carte da gioco, ma carte di credito per saper dire la fortuna.
8 - Il cavallo a dondolo e il pazzo sono i personaggi della Morris dance, tradizionali danze inglesi.

9 commenti:

Ylenia ha detto...

Post da brividi per me..adoro quel disco..ti dico solo che sto cercando di imparare l'intro di Firth of fifth al piano(difficilina anzichenò)
:)
Ho finito oggi di studiare(per il momento)
Alla spiaggetta mai..è di domenica porca paletta,e chi ce la fa poi ad alzarsi lunedì????
Baci

Renzo ha detto...

Il mio preferito é e rimarrá sempre "The Piper at the Gates of Dawn" dei Pink Floyd.

Ciao,
R.

TED74 ha detto...

Ammetto la mia ignoranza, non lo conosco. Ora so che è il primo disco, devo sentirlo, non sei il primo che mi dice che erano dei geni fin dall'inizio, con quel pazzo di Barret a farla da padrone

Ylenia ha detto...

Bè,mandami le traduzioni!!
Non so se vedi la mia mail tu che sei il padrone qui.. :)
Sì,avevo letto del medico di colore ma poi non ho capito se l'hanno cacciato davvero..comunque mi mancano 4 puntate per mettermi a paro con quello che si vede in tv e lui ancora c'è!!
Baci e buona giornata!
:)

Ale ha detto...

C' è una canzone che ho sentito ad una pubblicità che non suscita in me emozioni che mi porto dietro da anni, ma mi trasmette un forte senso di pace. Ricordo solo tre parole del testo: "... over the rainbow..." Qualcuno ha capito di che canzone sto parlando e saprebbe indicarmi l' autore e il titolo? Vorrei averla ma nessuno delle persone che conosco sa darmi informazioni al riguardo.

TED74 ha detto...

Somewhere over the rainbow era la canzone del Mago di Oz.
Se ho capito quella di cui parli tu, però, è di Israel_Kamakawiwo'ole, un medley di Somewhere over the rainbow e di What a worderful world.
E' diventato famoso perchè l'hanno usato in un sacco di film, tra cui Vi presento Joe Black, ma sono sicuro di averla sentita in altri film.
Se la pubblicità è quella della macchina dove Jeremi Irons descrive in inglese la bellezza di viaggiare in macchina, allora è la canzone di cui parlo io.
Tra parentesi, quella pubblicità ebbe una strana storia: prima la fecero passare in inglese, poi in una strana traduzione in italiano, ma perdeva tantissimo e allora hanno di nuovo lasciato la voce originale di Irons.

Ale ha detto...

Si, è quella la pubblicità! Non lo ricordavo più, ma ora che me ne hai parlato sono sicura che è proprio quella. Grazie! Sapessi da quanto tempo avrei voluto averla

TED74 ha detto...

Prego
:-)
Era rimasta impressa anche a me, quindi me lo ricordavo (di solito non ho questa memoria, anzi!)

Glauco Silvestri ha detto...

Giustissimo e, in effetti, uno spazio disco online ce l'ho! :)

Eh..eh.. comunque, dopo il tuo messaggio, mi son reso conto di essere un pochetto paranoico, non è vero? :)